mercoledì 11 gennaio 2012

Santorum o Gingrich? E' il momento di scegliere

Newt Gingrich e Rick Santorum
Una cosa è certa: il "momentum" di Rick Santorum è andato in fumo. Il candidato di cui tutto il mondo ha parlato dopo la sorprendente quasi-vittoria in Iowa è tornato bruscamente con i piedi per terra in New Hampshire, dove ha raccolto solo il 9% dei consensi. Non si tratta di una sorpresa: Santorum è un candidato forte negli stati conservatori e, per ammissione del suo staff, in New Hampshire non ha speso cifre considerevoli, preservando i suoi soldi per il South Carolina. Dove però è d'obbligo un ottimo risultato, se vuole continuare la sua corsa. Per questo motivo molti analisti sono rimasti perplessi davanti alla sua decisione di insistere fino alla fine sul New Hampshire, invece di trasferire con anticipo armi, bagagli e risorse direttamente nel Sud, dove per Santorum si gioca la partita cruciale.


Due debolezze non fanno una forza, ma una piccola consolazione per Santorum può essere che all'altro candidato social-conservatore è andata anche peggio. Fino a un mese fa Newt Gingrich raccoglieva in New Hampshire fino al 25% dei consensi, e sembrava l'unico in grado di mettere in discussione i numeri di Mitt Romney. L'erosione del suo consenso è stata lenta, ma inesorabile, fino a raggiungere quel 9% dei consensi che lo accomuna a Santorum.

Qualche parola anche su Rick Perry: il candidato texano ha investito una fortuna in New Hampshire, raccogliendo 1.322 voti. Lo 0,73%. Ancora non si sa quanto abbia speso per ottenere questo risultato, ma il rapporto soldi spesi/voti raccolti potrebbe essere davvero sorprendente, e non in senso positivo. E visto che Perry sembra non essere ancora intenzionato ad abbandonare la corsa, ha fatto l'unica cosa sensata: lasciarsi alle spalle il New Hampshire e dirigersi con qualche giorno d'anticipo in South Carolina, per anticipare i suoi avversari e cercare di resuscitare una campagna elettorale che dal giorno delle gaffe in diretta TV ha iniziato a sbriciolarsi tra le sue mani.

La situazione in cui il campo dei social-conservatori si trova fa la gioia di Mitt Romney, che fronteggia degli avversari sempre più deboli e divisi. L'unica possibilità per loro sarebbe quella di unirsi dietro un candidato comune per mettere in mostra un uomo forte, che potrebbe raccogliere i consensi dei tanti a cui Romney non piace, ma che iniziano sempre più a vederlo come l'ineluttabile candidato anti-Obama. Gira voce che sarà Gingrich il primo a ritirarsi e a dare il suo appoggio a Santorum, ma per ora si tratta solo di rumors. La cosa più probabile è che la decisione venga presa solo dopo il voto in South Carolina. Ma potrebbe essere troppo tardi, soprattutto se, come sembra, il 21 gennaio Romney riuscirà a mettere insieme la sua terza vittoria di fila.

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