tag:blogger.com,1999:blog-39225492206784761522024-03-05T17:39:03.771-08:00USA 2012 Corsa alla Casa Bianca<b>USA 2012 <br> Corsa alla Casa Bianca</b>Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.comBlogger115125tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-13601104833799734992012-04-18T08:10:00.000-07:002012-05-14T08:19:24.023-07:00La strategia di Romney e la "likability" di Obama<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYgovSz6W36UZmQMyIzzgY7SiHOajanvcHCAZUJhJnqMP9AsI4cXvEz1ig-BoaxdmEephEAmzdbxSxYD2_O0oBS4QmBQArhvXWs7tvR4qT8dV_WGH4d6kCQ8RiNoq7uq22Qo8gttuonlxU/s1600/Obama+Romney.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYgovSz6W36UZmQMyIzzgY7SiHOajanvcHCAZUJhJnqMP9AsI4cXvEz1ig-BoaxdmEephEAmzdbxSxYD2_O0oBS4QmBQArhvXWs7tvR4qT8dV_WGH4d6kCQ8RiNoq7uq22Qo8gttuonlxU/s320/Obama+Romney.jpg" width="320" /></a></div>
Il punto di forza di Obama è la sua "<i>likability</i>", la sua piacevolezza. Aspetto sotto il quale<b> l'indice di gradimento del presidente in carica è il doppio di quello di Romney</b>, secondo un recente <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/sondaggi%20obama" target="_blank">sondaggio</a> del Washington Post. Ma è proprio a partire da quello che è un suo punto debole che Mitt Romney può mettere a punto una <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/strategia%20romney" target="_blank">strategia </a>per scacciare l'avversario dalla Casa Bianca: dare troppa importanza alla piacevolezza è un errore, ed è un errore innanzitutto per i democratici. Non basta che moltissimi elettori considerino Obama "amichevole e piacevole" per vincere le elezioni.<br />
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Ma anche i repubblicani sbaglierebbero se decidessero di spendere le loro energie per dimostrare agli americani che la loro percezione del presidente come di un <i>"nice guy"</i> è sbagliata. C'è poco da fare: <b>quando gli statunitensi guardano a Obama, vedono un padre amorevole, una persona con dei sani valori personali</b> e con una bella famiglia. Una brava persona. L'amministrazione democratica ha bene in mente questo punto di forza del presidente e lo sfrutta anche in campagna elettorale, come dimostrano le pubblicità su internet per la rielezione che esibiscono un bel quadretto della famiglia Obama.<br />
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Non solo: il gruppo di ricerca repubblicano "Resurgent Republic" ha scoperto, attraverso un focus group, che in massima parte gli indipendenti che nel 2008 hanno votato Obama lo trovano ancora una persona estremamente piacevole. Buone notizie sul fronte democratico. <b>Ma c'è un rovescio della medaglia</b>: la stessa ricerca mostra come quando viene chiesto ai partecipanti del focus group "cosa piace di più del presidente" le risposte si riferiscono quasi esclusivamente ai tratti caratteriali del presidente e alla sua <i>ars oratoria</i>. Il che spiega perché il sondaggio del Washington Post di cui sopra mostra come <b>Mitt Romney sia considerato il candidato che gestirebbe meglio l'economia</b>.<br />
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Questo deve preoccupare Obama, e deve preoccuparlo anche che il 64% crede che la nazione a stelle e strisce sia "seguendo la strada sbagliata", che il <b>76% considera il paese ancora in recessione</b> e che solo un quarto degli statunitensi crede che la Corte Suprema dovrebbe confermare la riforma della sanità nella sua interezza. In altre parole, la maggior parte degli elettori non è così contenta di Obama quando si parla delle questioni principali di queste elezioni. Likability o meno.<br />
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Romney quindi non deve essere più prudente quando attacca Obama per timore che gli elettori facciano cerchio attorno al "piacevole" presidente, deve semplicemente <b>attaccarlo per i suoi punti deboli</b> e per i risultati controversi ottenuti in campo economico e non. La domanda cruciale non deve essere "vi piace Obama?", ma "Obama sta facendo un buon lavoro?". Non è la prima volta che i repubblicani si trovano in una situazione del genere.<br />
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Era il 1980 e <b>Ronald Reagan stava per mettere al tappeto Jimmy Carter</b>. Moltissimi americani consideravano il loro presidente in carica una "brava e piacevole persona", ma per il giorno delle elezioni Reagan era riuscito a convincerli che, semplicemente, non fosse adatto a quel lavoro. Due questioni ben distinte. Il giorno dopo la vittoria, il sondaggista di Reagan, Richard Wirthlin, spiegò la strategia: "Abbiamo visto l'opportunità di ribaltare i ruoli. Quando si è trattato di andare a votare, gli americani hanno visto <b>lo sfidante come più presidenziale del presidente in carica</b>".<br />
<br />
Mitt Romney ha già i voti di quelli a cui Obama non piace. I voti di cui ha bisogno sono quelli degli elettori a cui Obama piace, ma hanno molti <b>dubbi sulla sua capacità di leadership</b> come presidente degli U.S.A.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-18260695357808409312012-04-13T06:17:00.003-07:002012-04-13T06:24:18.660-07:00Sondaggi: il mistero del gradimento di ObamaMagari "mistero" è un po' troppo, però è curioso come 3 istituti diversi, con <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/sondaggi%20obama" target="_blank">sondaggi </a>condotti negli stessi giorni, abbiamo dato risultati così diversi. Sondaggi così, alla fine, non servono a nulla e mettono anche un po' in dubbio la loro funzione. Il <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/gradimento%20obama" target="_blank">gradimento di Obama</a> è buono, così così o pessimo?<br />
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Il dato peggiore lo dà la Fox News, e la cosa non sorprende visto che è praticamente l'organo ufficiale del Partito Repubblicano: <b>il tasso di approvazione del lavoro di Obama è al 42%</b>, nove punti lontano dal "tasso di disapprovazione".<br />
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Secondo lo storico istituto Gallup le cose vanno in maniera ben diversa, con la percentuale di coloro che hanno una visione positiva del lavoro del presidente che <b>sale al 48%</b>. Non un risultato eccezionale, ma che comunque si avvicina a quel 50% considerato il livello minimo per la rielezione. Infine Rasmussen Reports: si mette a metà strada rilevando un Obama con l'approvazione sempre al 48%, ma la disapprovazione che sale 50%.<br />
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Dove sta la verità? Impossibile dirlo, ma per lo staff di Obama conta poco: se vogliono conquistare un secondo mandato <b>questi dati dovranno salire</b> nei prossimi mesi. E non poco.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD-RPIz5wUu5kVFmg55BOJtWYhEzN0OuIKb-1HKRGteHR-1PGNPfRIHD0SWAm2FAuk7TxGskadb1CwMHYc9tmZkWBiwQSzPRXffqWBMwmNJ1pFfE7w-F9QxhCJX9qrwfQYjJcO1jEe0gea/s1600/Gradimento+Obama.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD-RPIz5wUu5kVFmg55BOJtWYhEzN0OuIKb-1HKRGteHR-1PGNPfRIHD0SWAm2FAuk7TxGskadb1CwMHYc9tmZkWBiwQSzPRXffqWBMwmNJ1pFfE7w-F9QxhCJX9qrwfQYjJcO1jEe0gea/s1600/Gradimento+Obama.jpg" /></a></div>
<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-90566321553243068792012-04-12T08:03:00.000-07:002012-04-12T08:15:37.600-07:00Le prossime mosse di Obama<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq6rimc9Km6VE8P76C-T6fyzM0FJ33tLMfvfWPZTh-4Ct0ERQDScghO5-FnQ1u-TWtbKViAyWY83Dk-EvCfJVs5uNVhd0Rd6H-wFL19fL8NWyjftE4tfvK6kUZJfJP7qYIF3v9fjXophKG/s1600/obama-superman.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq6rimc9Km6VE8P76C-T6fyzM0FJ33tLMfvfWPZTh-4Ct0ERQDScghO5-FnQ1u-TWtbKViAyWY83Dk-EvCfJVs5uNVhd0Rd6H-wFL19fL8NWyjftE4tfvK6kUZJfJP7qYIF3v9fjXophKG/s320/obama-superman.jpg" width="268" /></a></div>
Lo staff di Barack Obama ha ripetuto per più di un mese che la <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/presidenziali%20usa%202012" target="_blank">campagna elettorale</a> era di fatto già cominciata, ma solo con l'uscita di scena di Rick Santorum inizia la <b>vera battaglia uno contro uno tra il presidente e Romney</b>. Già da alcune mosse di Obama e dei suoi si può capire come stessero aspettando questo momento da un po' - per esempio per il fatto di aver già cominciato a produrre spot con Romney come unico obiettivo -, e quindi è probabile che il suono della campanella d'inizio sia stato un sollievo.<br />
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Ora per Obama ci sono <b>quattro mosse da fare subito</b>, nel primo mese della campagna per le elezioni presidenziali del 2012.<br />
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<b>Aumentare il fund-raising</b>. Il superPac di Obama (Priorities USA Action), anche per il poco supporto ricevuto dal presidente, se la cava male rispetto alla potenza di fuoco a disposizione dei gruppi di supporto dalla parte del GOP. E adesso la minaccia principale non è più il Pac di Romney, in grado attraverso i suoi spot negativi di mettere in ginocchio Gingrich prima e Santorum poi, ma il Crossroads GPS, uno dei centri legati a <b>Karl Rove</b> che stanno mettendo assieme qualcosa come 300 milioni di dollari e che hanno già iniziato a spendere quasi due milioni per mandare in onda uno spot contro Obama negli stati chiave di questa campagna.<br />
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<a name='more'></a><br />
La speranza nella cerchia di Obama è che la fine delle primarie repubblicane e l'emergere della figura di Romney svegli<b> i ricconi dalla parte dei democratici</b>. E per essere sicuri che il messaggio arrivi, una e-mail è stata spedita dal quartier generale dei democratici a tutti i supporter:<br />
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<blockquote class="tr_bq">
<i>Santorum è fuori. Le prossime 24 ore sono critiche. I democratici devono mettersi in mostra nel modo più forte possibile per dimostrare di avere quello che serve per ribattere agli attacchi dei repubblicani e vincere nel 2012. Contribuisci con 3 dollari o di più in queste prime cruciali ore delle elezioni generali.</i></blockquote>
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<b>Evitare che Romney ridefinisca la sua immagine</b>. Il portavoce di Romney, Eric Fehrnstrom, ha fatto una gaffe dicendo che il suo boss avrebbe cancellato quanto fatto e detto durante le primarie come un ragazzino che agita la lavagnetta di sabbia (<a href="https://www.google.it/search?q=etch+a+sketch&hl=it&safe=off&prmd=imvnsa&source=lnms&tbm=isch&ei=uuiGT8CsDJDwsga_kOG-Bg&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBwQ_AUoAQ&biw=1366&bih=667" target="_blank">etch a sketch</a>). Durante le primarie infatti <b>Romney si è spinto molto a destra</b> per competere contro i suoi rivali iper-conservatori, infilandosi in territori politici decisamente poco graditi a moderati e indipendenti. Di conseguenza lo staff di Obama sta lavorando a una rapida e intensa risposta al tentativo di Romney di tornare sui suoi passi, ricordando agli elettori le posizioni espresse dal miliardario mormone in tema di <b>aborto, sanità, salvataggio dell'industria dell'auto</b>,<b> riforma dell'immigrazione</b> ecc. ecc.<br />
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"Più gli americani sapranno di Mitt Romney, meno gli piacerà e meno gli crederanno" - ha detto ai giornalisti uno dei consiglieri di Obama, Jim Messina - "Mentre si proclama il candidato ideale per il Tea Party, ha promesso di ritornare alle politiche hanno causato la crisi economica alienandosi il voto delle donne, della classe media e degli ispanici".<br />
<br />
<b>Obama non deve più essere Superman</b>. Non basta impedire a Romney di ridefinire la sua immagine, gli uomini di Obama devono darsi da fare per riuscire a fare un bel <i>rebranding </i>del presidente. Quattro anni fa la biografia di Obama si focalizzava sulla trasformazione da persona normale con un'incredibile storia di vita a simbolo che incarnava<b> la speranza del cambiamento.</b> A questo giro il processo deve andare un po' al contrario: con Obama che torna a vestire i panni del <i>regular guy</i>, anche per contrapporsi all'ex finanziere ipermiliardario Mitt Romney. Che a sua volta sta giocando allo stesso gioco, vestendo sempre in blue jeans, prendendo in giro Obama per i suoi legami con Harvard e parlando "degli anni passati a volare su e giù con l'Air Force One, circondato da uno staff di fedeli adoratori".<br />
<br />
<b>Rendere le elezioni un referendum su Romney, non sull'economia</b>. Questo è l'obiettivo più importante di tutta la campagna elettorale, ed è fondamentale far passare questo messaggio adesso che la gara è appena cominciata. Anche se ci sono alcuni segni di miglioramenti, pochi americani hanno sensazioni positive sul futuro della nazione. Meglio allora che queste elezioni non si concentrino su quello che è il punto di debole di Obama: la situazione economica degli Stati Uniti. <b>Come ha fatto Bush nel 2004</b>, così Obama deve riuscire a definire l'immagine del suo avversario come di un debole, un uomo senza convinzioni forti, inadatto a ricoprire un ruolo tanto importante in un momento delicato. Non sembra un compito impossibile, visto che in buona parte l'immagine che finora ci si è formati di Romney non è molto diversa da questa, anche a causa dei suoi mille flip flop e della sensazione che ha dato di dire sempre e solo quello che lui crede gli altri vogliano sentire, senza mai rischiare di mettersi in mostra per quello che è. Non a caso <b>il tasso di approvazione di Romney va male</b>: il 37% degli americani lo apprezza, il 49 no. Una percentuale un po' troppo bassa per un candidato alla presidenza. Ma nei prossimi mesi può ancora cambiare tutto.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-35417243938897198542012-04-11T09:52:00.001-07:002012-04-11T09:59:56.829-07:00Sondaggi: Romney recupera su ObamaCon Santorum fuori dai giochi, <b>Romney cattura su di sé tutta l'attenzione del campo repubblicano</b> e sale immediatamente nei <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/sondaggi%20obama" target="_blank">sondaggi</a>. La rilevazione in questione è stata fatta tra l'8 e il 10 aprile, quindi prima che Santorum ufficializzasse il ritiro, ma quando comunque era evidente come il candidato italo-americano non avesse più nessuna chance. <b>La sfida tra Romney e Obama è partita</b>, e non poteva che partire con i due contendenti dati in parità.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6WIZEeedkIBH5AY5_VSe4A0o3vXXzaBXPCLOj8XQ-WT8mKcARJdkAJ-Sxk1-POXPO-XX_hiZxP50bYnyCuR2UT5v9Pfz8o35MU8lS6NnCD6-5tQw9X7Q9tJHGXpx8MpWlw_2OeLPLViWA/s1600/Sondaggi+Obama+Romney.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6WIZEeedkIBH5AY5_VSe4A0o3vXXzaBXPCLOj8XQ-WT8mKcARJdkAJ-Sxk1-POXPO-XX_hiZxP50bYnyCuR2UT5v9Pfz8o35MU8lS6NnCD6-5tQw9X7Q9tJHGXpx8MpWlw_2OeLPLViWA/s1600/Sondaggi+Obama+Romney.jpg" /></a></div>
<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-22362683303828146062012-04-10T11:29:00.002-07:002012-04-10T15:13:56.819-07:00Dietrofront: Santorum si ritira<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37suvZQxkrgwtsD72kL-HG679B8nQE_GFKX_7MpTZwxnxuYoHBYM759CpXw6DKN6j3knm45QaOK5qTGqOHE5MMlnrb22pjTKeQ3vHOCQEzCxmIcPdtoCvC5q94_DkoLre7H1_DYd5crXg/s1600/Santorum+si+ritira.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37suvZQxkrgwtsD72kL-HG679B8nQE_GFKX_7MpTZwxnxuYoHBYM759CpXw6DKN6j3knm45QaOK5qTGqOHE5MMlnrb22pjTKeQ3vHOCQEzCxmIcPdtoCvC5q94_DkoLre7H1_DYd5crXg/s320/Santorum+si+ritira.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px; text-align: center;">Santorum si ritira</td></tr>
</tbody></table>
"E' stato un fine settimana difficile, anche per le condizioni di nostra figlia che è stata ricoverata in ospedale, ma le cui condizioni stanno migliorando. Questo week end mi ha dato modo di riflettere sul ruolo che abbiamo noi come genitori. <b>Meglio abbandonare questa corsa</b>, ci siamo seduti attorno a un tavolo, abbiamo espresso le nostri preoccupazioni, vogliamo essere i migliori genitori possibili e vogliamo vivere in un paese in cui il sogno americano possa ancora realizzarsi. <b>Questo sogno ci sta scivolando dalle nostre mani</b>, noi però adesso vogliamo prenderci le nostre responsabilità nei confronti dei nostri figli. Per questo un anno fa era cominciata questa corsa, raccontando la mia vita e la storia della mia famiglia. Dopo un po' però si è trattato meno della mia storia e più della storia dei cittadini".<br />
<br />
Dietrofront quindi: <b>Santorum si ritira dalle corsa. </b><a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/04/perche-santorum-non-si-ritira-dalle.html" target="_blank">Al contrario di quanto appena scritto da noi</a> e da moltissimi commentatori americani, il candidato italo-americano non vuole più impuntarsi in una corsa senza speranze di vittoria. E sicuramente c'entrano le condizioni di salute della figlia, ma probabilmente non è solo questo. Adesso si aspetta solo l'endorsement a Romney.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-80228160782376924392012-04-10T04:06:00.000-07:002012-04-11T02:28:06.428-07:00Perché Santorum non si ritira dalle primarie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxavUcAcWogqjmxEy8Rh_x37K84LEpAIipAuBcLEfcMd_0JRUVam4FzL0iWOYoSeGRjRek9IHth6DLzM5qmt3UIQlzftpzT6_5qzCMTQeEw0pf_T2JNmJDWoVmKW5F5gSyJHzki79Uj2zi/s1600/Santorum+Pennsylvania.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxavUcAcWogqjmxEy8Rh_x37K84LEpAIipAuBcLEfcMd_0JRUVam4FzL0iWOYoSeGRjRek9IHth6DLzM5qmt3UIQlzftpzT6_5qzCMTQeEw0pf_T2JNmJDWoVmKW5F5gSyJHzki79Uj2zi/s320/Santorum+Pennsylvania.jpg" width="320" /></a></div>
<i><b>Ehi, se siete capitati su quest'articolo, visti gli ultimi sviluppi, forse è il caso di leggere <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/04/dietrofront-santorum-si-ritira.html" target="_blank">quest'altro pezzo</a>. </b></i><br />
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John McCain l'ha liquidato con una parola: "Irrilevante". Ma Rick Santorum non dà segno di voler abbandonare la corsa alle primarie repubblicane, nonostante le sue chance siano ormai ridotte a zero. Per quale ragione il candidato italo-americano continua la campagna elettorale, anche se da tutte le parti gli arrivano richieste sempre più pressanti di <b>lasciare campo libero a Romney,</b> in modo che il front-runner possa concentrare tutto il suo impegno, e risorse, sull'obiettivo Obama?<br />
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Santorum è il candidato del movimento conservatore, un candidato quindi dalla forte connotazione politica, con una schiera di <b>seguaci disposti a votarlo e a seguirlo contro ogni logica</b>. E' la sua principale differenza da Romney, che al contrario è un candidato che non esalta gli elettori, non li riunisce sotto una bandiera di valori e princìpi, non è un candidato per idealisti, ma che fa della razionalità la sua forza. Chi vota Romney ritiene che sia l'economia il tema più importante. Chi vota per Santorum pensa che la questione più importante, crisi o non crisi, siano i valori morali. In primis aborto & co.<br />
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Per queste ragioni <b>Santorum non vuole cedere</b>: sa che il nocciolo duro che lo sostiene non lo mollerà, sa che la sua è una battaglia ideologica, e in quanto tale poco importano le pochissime chance di ottenere le nomination. Lui è il candidato che ha portato i temi dei conservatori nell'arena nazionale, conquistandosi un ruolo che adesso nessuno gli può togliere: quello di esponente di punta del movimento social-conservatore americano. Per uno che fino a pochi mesi fa era un quasi-sconosciuto, il risultato è importante. Tanto vale approfittare della visibilità mediatica che le primarie gli offrono fino alla fine. Almeno fino a che non arriverà il giorno del giudizio, il 24 aprile nelle <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/primarie%20pennsylvania" target="_blank">primarie in Pennsylvania</a>, o preferibilmente (per lui) ancora più avanti, a maggio, in Texas. <br />
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Ma c'è di più, <b>Santorum si paragona spesso a Ronald Reagan</b>, e spera di ripercorrerne le tracce. Come ha spiegato lui stesso dopo le primarie in Wisconsin: "Nel '76 tutti volevano che Reagan abbandonasse la corsa contro Gerald Ford. Gli dicevano 'Lascia perdere, ci serve un moderato'. E cos'è successo? Il partito ha nominato Ford e ha perso. Reagan ha raccolto i cocci del partito esclamando 'Ve l'avevo detto'. E quattro anni si è preso la nomination e la presidenza".<br />
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Ecco qua, è <b>questo il piano di Santorum</b>. Sa benissimo che perderà, ma vuole restare in corsa il più possibile per definire al meglio la sua immagine. E se Romney perderà contro Obama lui potrà esclamare: "Ve l'avevo detto. Non è un moderato quello di cui i repubblicani hanno bisogno". Nel 2016, quando e se Obama avrà completato il secondo mandato e probabilmente gli elettori daranno il via alla logica del ricambio, lui sarà lì, pronto a sfruttare la notorietà conquistata a spese di Romney.<br />
<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-12243749620012941402012-04-05T04:12:00.002-07:002012-04-05T04:13:23.715-07:00Santorum non si arrende e punta tutto sulla Pennsylvania<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGRCyvrdP2NF4lGng0L6cQvlV5CRZinfnG9u_KGCgDtmUMjxy681Sje9QU675YnX7YO6US0C4ebZlKn67fviZOPsCZWGMYth4aFm2U4D4ejdeAb70_eTQyzZNbXPbWQzpx-mew2LVqpXTo/s1600/Santorum+pennsylvania.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGRCyvrdP2NF4lGng0L6cQvlV5CRZinfnG9u_KGCgDtmUMjxy681Sje9QU675YnX7YO6US0C4ebZlKn67fviZOPsCZWGMYth4aFm2U4D4ejdeAb70_eTQyzZNbXPbWQzpx-mew2LVqpXTo/s320/Santorum+pennsylvania.jpg" width="320" /></a></div>
E' il "suo" stato. Quello in cui è cresciuto e che ha rappresentato come senatore dal 1995 dal 2007, prima di perdere per 18 punti percentuali nei confronti del suo avversario durante la corsa per il terzo mandato. Ma anche se l'ultima volta che gli elettori si sono espressi su di lui lo hanno bastonato, <b>Santorum ha deciso di puntare tutto sulla Pennsylvania</b>, e mentre in Wisconsin si recavano alle urne, lui si trovava già qui per cominciare quello che potrebbe essere il suo ultimo sforzo elettorale. Dei tanti stati in cui si vota il 24 aprile, solo in <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/primarie%20pennsylvania" target="_blank">Pennsylvania</a> Santorum ha qualche chance di vittoria, in una miriade di stati come New York, Connecticut, Rhode Island in cui Romney porterà a casa altre nettissime vittorie che lo avvicineranno ancora di più alla nomination repubblicana.<br />
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<a name='more'></a><br />
Vincere in Pennsylvania per sopravvivere all'orribile mese di aprile e spostare ancora un po' più in là la data fatidica. Al momento nello stato del nord-est degli States il candidato italo-americano è dato ancora sei punti in vantaggio su Romney. Se dovesse riuscire a portare a casa una vittoria qui, allora la sua corsa potrà proseguire e <b>puntare diritta al 29 maggio, quando si voterà in Texas</b>.<br />
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Santorum infatti non ha nessuna intenzione di abbandonare le primarie, come spiega non troppo convinto il suo portavoce Hogan Gidley: "<b>Possiamo sopravvivere, ma sarà dura</b>. Pennsylvania e Texas saranno le spie che ci diranno se possiamo continuare la gara, dobbiamo vincere almeno in uno dei due stati, o in entrambi. E Mitt Romney deve fare la stessa cosa per aggiudicarsi la vittoria".<br />
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E' il tentativo estremo, e che al 99% sarà comunque inutile. Anche perché è stato lo stesso Obama a decretare la vittoria di Romney nel momento in cui sono andati in onda i primi spot in cui il presidente si rivolge direttamente a quello che sarà sicuramente il suo avversario nelle elezioni presidenziali. Ma prima di arrendersi <b>Santorum vuole sparare tutti i suoi colpi</b>: contro Romney, contro i vertici del suo partito e anche contro il buonsenso.<br />
<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-11446531599647075422012-04-04T03:04:00.002-07:002012-04-04T03:04:40.073-07:00Romney mette k.o. Santorum e lancia la sfida a Obama<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSs_kJ6gd3UHhUqTXz5m3LADwiLb2lSXi7CCPqIZaAoy21wsUW2cF40-x5C1fB47VR01D-IXRAKO_G5DTwIxUQKAHgvDueCYTArOpeZebESDh6YpLUt6UvFrp804OpiI_GtLREbV4WvETD/s1600/Obama+Romney+Wisconsin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSs_kJ6gd3UHhUqTXz5m3LADwiLb2lSXi7CCPqIZaAoy21wsUW2cF40-x5C1fB47VR01D-IXRAKO_G5DTwIxUQKAHgvDueCYTArOpeZebESDh6YpLUt6UvFrp804OpiI_GtLREbV4WvETD/s320/Obama+Romney+Wisconsin.jpg" width="320" /></a></div>
Era l'ultima chance per Santorum: recuperare il distacco da Romney e mettere a segno un'inaspettata vittoria in <a href="http://usa2012news.blogspot.it/search/label/primarie%20wisconsin" target="_blank">Wisconsin</a>. Non gli è riuscito, nonostante il recupero effettivamente ci sia stato, il candidato italo-americano si è fermato al 37,6% contro il 42,5% conquistato da Romney. E per Mitt il mormone questo risultato, assieme alle travolgenti (ma scontate) vittorie in Maryland e D.C. significa una cosa sola, <b>missione compiuta e avanti con il prossimo obiettivo</b>. Che ha un nome e un cognome: <b>Barack Obama</b>. La sfida per le presidenziali può cominciare.<br />
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<a name='more'></a><br />
E' iniziata una nuova stagione, in cui il presidente attacca Romney per nome in tv e in cui il suo ormai certo rivale ignora completamente gli attacchi che gli arrivano dai suoi compagni di partito per concentrarsi esclusivamente su Obama. Saremo ancora ad aprile, ma per molti versi sembra di essere già arrivati a ottobre. E conta poco ormai se Santorum, Gingrich e Paul non abbiano ancora deciso di abbandonare la corsa, <b>i due veri rivali hanno indossato i guantoni</b> e il vero scontro è iniziato.<br />
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E aprendo il fuoco contro Romney, Obama fa la sua parte nel decretare il vincitore delle primarie repubblicane, aumentando a dismisura la percezione del pubblico di un <b>Romney ormai chiaro candidato del GOP</b>. Lo staff di Obama deve aver decretato che è giunto il momento di smettere di stare da parte per vedere che succede e iniziare a prendere le misure a Romney, anche se questo significa porre fine a una fratricida battaglia tra i repubblicani che molto ha indebolito il miliardario mormone e, di conseguenza, aiutato il presidente.<br />
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"Gli attacchi che Obama sta lanciando sui repubblicani e Romney aumenteranno la pressione su Santorum, Paul e Gingrich perché abbandonino la corsa e spostino il loro target da Romney al presidente", spiega Tom Cole, rappresentante repubblicano dell'Oklahoma e stratega di lungo corso. "I repubblicani capiscono per istinto che adesso <b>la vera battaglia da combattere è l'elezione presidenziale,</b> non le primarie. Più a lungo candidati che non hanno speranze di vincere rimangono in gara, più a lungo corrono il rischio di essere incolpati se Romney dovesse perdere".<br />
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Ma nessuno dei tre sembra al momento intenzionato ad abbandonare la contesa. Santorum, a quanto pare, a deciso che la data del <i>do-or-die</i> è il 24 aprile, quando si voterà nella sua Pennsylvania. Unico stato dei tanti in ballo quel giorno in cui al momento è dato in vantaggio. Ma la verità è che ormai <b>per l'ex senatore la partita è chiusa</b>: i suoi 272 delegati sono troppo pochi rispetto ai 646 di Romney. E anche al di là dei numeri, la percezione di Santorum come vero avversario di Romney è svanita da ormai almeno un mese, dopo, cioè, le sconfitte in quattro stati che potevano potenzialmente cambiare le sorti delle primarie: Ohio, Illinois, Michigan e, per ultimo, Wisconsin.<br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-71788547557870246102012-04-03T03:27:00.000-07:002012-04-03T03:27:29.206-07:00Primarie in Wisconsin: Santorum ci prova<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzLkNNstfaPKFwBiW2D-A3QMzs4ZOwYDxWrn8NsY3-bEjYZ2otTjsiYbyG_2E-ezzmI_2gB3XfJF9IEE8N8uerHMp3nUmq_Uux9uHQnBWVLZIc49F5IQUKAkXwcX9ytdM-RiP8B2Gf24wH/s1600/Santorum+Wisconsin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzLkNNstfaPKFwBiW2D-A3QMzs4ZOwYDxWrn8NsY3-bEjYZ2otTjsiYbyG_2E-ezzmI_2gB3XfJF9IEE8N8uerHMp3nUmq_Uux9uHQnBWVLZIc49F5IQUKAkXwcX9ytdM-RiP8B2Gf24wH/s320/Santorum+Wisconsin.jpg" width="320" /></a></div>
Questa notte si vota in tre stati, e con Maryland e District of Columbia saldamente nelle mani di Mitt Romney, <b>per Santorum la speranza</b> di mettere ancora un po' in difficoltà il rivale <b>si concentra sul Wisconsin</b>. <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/wi/wisconsin_republican_presidential_primary-1601.html" target="_blank">I sondaggi danno Romney nettamente in vantaggio</a>, ma se gli strateghi di Santorum hanno passato le ultime settimane a ripetere come la situazione sia molto più fluida di quanto non dicano i numeri che circolano forse una ragione c'è.<br />
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<a name='more'></a><br />
Rick Santorum punta tutto sui <b>piccoli centri</b> dello stato del nord-est guardando poco ai <i>polls</i>, visto che tipicamente le intenzioni di voto degli abitanti dei piccoli centri sono sottostimate dai sondaggi. Una sua <b>inaspettata vittoria in Wisconsin</b> (comunque improbabile) riaprirebbe i giochi, mostrando come Santorum sia in grado di ribaltare la situazione. Per il momento però le sensazioni non sono molto positive: gli eventi che il candidato italo-americano ha organizzato in piccoli centri come Oshkosh o Shawano hanno visto la partecipazione in media di un centinaio di persone. <br />
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Ma è in questi luoghi lontani dai grandi centri che Santorum deve riuscire a portare al voto più persone possibili, almeno per provare a prendere i tre delegati che vanno al vincitore di ogni singolo distretto (15 vanno invece al vincitore nello stato, per un totale di 42 delegati). "Quello che sto chiedendo all'America delle piccole città, all'America rurale, al Wisconsin rurale, è di <b>uscire di casa e far sentire la propria voce</b>. Ho bisogno del vostro supporto, ho bisogno che facciate dieci telefonate a testa, che postiate su Facebook, che spargiate la voce", ha detto Santorum a Oshkosh, cercando di ricalcare la strategia che nel 2004 garantì a George W. Bush la rielezione.<br />
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"E' attesa una bassa affluenza alle urne, e questo vuol dire che avete la vostra occasione di cambiare le cose. In Iowa ho vinto per 34 voti, anche qui possiamo sperare in una vittoria sul filo di lana. Se accadrà, tornerò ad Oshkosh per ringraziarvi uno per uno". <b>E' la sola speranza di Santorum per la vittoria</b>: che l'affluenza salga. "In ogni stato in cui abbiamo vinto, l'affluenza è stata più alta che per le primarie precedenti. Perché la gente dei paesi, gli attivisti del Tea Party, i social-conservatori hanno capito quanto sono importanti queste elezioni e sono andati a votare in massa".<br />
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Difficilmente Santorum riuscirà a portare a casa le elezioni, ma per bloccare il mantra di Romney del "vantaggio incolmabile in termini di delegati" gli può bastare vincere nei distretti a lui più vicini, conquistare un buon numero di delegati e continuare a trattenere il respiro finché il terribile mese di aprile, in cui si vota in una miriade di stati pro-Romney, non sia passato.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-21308609370813172762012-03-30T08:00:00.000-07:002012-03-30T08:00:07.141-07:00Sondaggi: Obama raggiunge il 54% e stacca Romney<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglH3FKRMR8JwZaWb8FiDgLgF9Gyzvr0R4B-LrJBnwvkSZRUkQ7X5Fik4t1yCTi0I-v5ZTDkCTwYK5nOfvQZ5GE0gz5u-UJ8TVPZlluTCi_qrRI_-eLXA6dbAaAPFEIMGwTpWNSCrZm4PD8/s1600/Obama+Sondaggi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglH3FKRMR8JwZaWb8FiDgLgF9Gyzvr0R4B-LrJBnwvkSZRUkQ7X5Fik4t1yCTi0I-v5ZTDkCTwYK5nOfvQZ5GE0gz5u-UJ8TVPZlluTCi_qrRI_-eLXA6dbAaAPFEIMGwTpWNSCrZm4PD8/s320/Obama+Sondaggi.jpg" width="320" /></a></div>
Non è che Barack Obama stia attraversando un periodo particolarmente felice della sua vita politica. E' che i suoi avversari sono davvero troppo deboli e l'economia sta iniziando ad andare un po' meglio. Dopo <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/sondaggi-obama-in-vantaggio-in-3-stati.html" target="_blank">il sondaggio che mostrava il presidente in vantaggio</a> nei tre stati chiave in ottica presidenziale, arrivano altre <b>buone nuove per Obama</b>.<br />
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Secondo la CNN, infatti, il tasso di approvazione del presidente <b>ha superato il 50% per la prima volta da maggio</b>, e anche se la maggior parte degli americani continuano a considerare la situazione del paese "brutta", è cresciuta del 13% la percentuale di coloro che pensano che gli Stati Uniti se la stiano cavando bene dal punto di vista economico.<br />
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Se le elezioni si tenessero oggi (ma sono a novembre...), <b>Obama raggiungerebbe un ottimo 54% di voti</b>, contro il 43% che verrebbe conquistato da Romney. Un salto di cinque punti rispetto a febbraio. Il vantaggio su Santorum è ancora più ampio: 55-42%, tredici punti di distacco rispetto ai sette del mese scorso.<br />
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Obama supera abbondantemente i suoi rivali anche nella "personal popularity", che monitora quanti elettori abbiano una visione positiva del presidente e dei suoi avversari: <b>56% per Obama, 37% per Romney, 35% per Santorum</b>. Significativo come Obama conquisti meno voti di quanti lo vedono sotto una luce positiva, segno che attira simpatie anche tra qualche repubblicano. A Romney e Santorum accde il contrario: piacciono a meno persone di quelli che li voterebbero. Il che vuol dire che qualche repubblicano, nelle urne, si tapperà il naso.<br />
<br />
E' vero che l'economia (almeno negli States) si sta un po' riprendendo e che è di gran lunga l'indicatore più importante per decidere se il presidente in carica verrà, o meno, rieletto. Ma un distacco del genere per un presidente che fino a pochi mesi fa sembrava destinato a dire addio alla Casa Bianca non può spiegarsi se non con la debolezza e, a volte, <b>impresentabilità dei candidati</b> che il GOP ha saputo mettere in campo. <br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-26622223637084914632012-03-30T07:29:00.001-07:002012-03-30T07:43:30.367-07:00Per Santorum è davvero finita?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8dsXvy6X4ZdC1EzGq35TOpgXAPwibK69lx2aocF9N5LocqBf8eMBIxg_XqtDeUCSUOCsxaaJTN55sqwCVC1oUFjKix7Fh7sDXx3qWEeVd7dMicMhoxbq6KNHMT9na1FoRHAZicJ_8XHg/s1600/Santorum+Wisconsin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8dsXvy6X4ZdC1EzGq35TOpgXAPwibK69lx2aocF9N5LocqBf8eMBIxg_XqtDeUCSUOCsxaaJTN55sqwCVC1oUFjKix7Fh7sDXx3qWEeVd7dMicMhoxbq6KNHMT9na1FoRHAZicJ_8XHg/s1600/Santorum+Wisconsin.jpg" /></a></div>
Gli <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/wi/wisconsin_republican_presidential_primary-1601.html" target="_blank">ultimi sondaggi sul Wisconsin</a> mostrano un <b>Santorum sempre più in difficoltà</b>, distante sette punti da Romney quando mancano solo sei giorni all'apertura delle urne. Secondo molti analisti, le primarie in Wisconsin rappresentano l'ultima spiaggia per il candidato italo-americano, ormai dato per sicuro sconfitto a vantaggio di Romney. Ma è proprio così?<br />
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L'epitaffio è già stato scritto da tempo per Ron Paul e Newt Gingrich, anche se nessuno dei due ha ancora mostrato intenzione di abbandonare e sembrano voler sperare fino alla fine nella possibilità di una open-convention che difficilmente andrebbe a loro vantaggio. Ma vale lo stesso anche per Santorum? Le ultime due primarie, entrambe in grandi stati, sono andate esattamente come previsto: <b>larga vittoria per Romney in Illinois e altrettanto per Santorum in Louisiana</b>. E prima di queste due, Santorum sembrava abbondantemente in gara.<br />
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Oggi invece tutti i media si affrettano a dichiarare <b>la vittoria di Romney</b>, mettendo all'angolo un candidato che ha ancora voglia di combattere. I mezzi di comunicazione sembrano annoiati dal duello e desiderosi di passare al prossimo step: <b>Romney vs. Obama</b>. Inserendoci anche le speculazioni - che iniziano a circolare insistentemente - su chi possa essere il candidato vice-presidente. Santorum la pensa allo stesso modo: "Vogliono solo tornare a casa e smettere di scrivere di questa cosa. Sono stanchi".<br />
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Ma forse sono stanchi perché sentono che questa corsa non ha più molto da dire, la loro stanchezza li porta a sottolineare come <b>le chance di Santorum stiano a zero</b> e questo danneggia Santorum, che ha bisogno di tutta l'attenzione possibile se vuole sperare di portare avanti la sua battaglia contro "l'inevitabile Romney". E siccome, a parte la breve parentesi del 4 aprile, non ci sono in programma grossi eventi fino alle primarie decisive del 21-24 aprile, la missione di Santorum sembra ardua.<br />
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D'altra parte come può l'ex senatore della Pennsylvania sperare di recuperare delegati, con Mitt Romney che lo sta più che doppiando? Forse però bisognerebbe sottolineare di più come Romney abbia conquistato <b>solo la metà dei delegati che gli servono</b>. La possibilità che il miliardario mormone arrivi alla convention di Tampa senza tutti i delegati necessari in mano c'è. E a quel punto potrebbe scattare il "liberi tutti", visto che i delegati non sono obbligati a votare per il candidato che ha vinto il loro stato. O Romney arriva alla convention superando abbondantemente il numero che gli serve, oppure Santorum potrebbe chiedere riconteggi, alcuni delegati potrebbe sganciarsi, e insomma la situazione diventare parecchio complicata.<br />
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In queste primarie devono ancora andare al voto i tre stati più importanti e solo il 45% dei delegati è stato assegnato. Santorum, nonostante tutto, fa bene a conservare qualche speranza. Ma deve riuscire a rompere il silenzio che sta circondando queste primarie e <b>riportare l'attenzione sulla corsa</b> per la nomination. Ci ha provato con il provocatorio spot <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/walking-dead-il-mondo-nel-2014-se-obama.html" target="_blank">"Obamaville"</a> (un must), ma non basta. E finché gli elettori sono distratti, la strada di Romney è tutta in discesa.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-47843562885002911252012-03-28T08:31:00.003-07:002012-03-28T08:31:44.565-07:00Sondaggi: Obama in vantaggio in 3 stati chiave<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhERRQpoE0u2KOj15ONofbPVkOfKz4GJ_w5IG0amcmCsc0MunOkpz_Q1tusCvb2RE_ge6iR_rH3u7qq8xJ3MjUqaVVIhaNlfv2vMhsdAodXQM8GNVXVgQPwUCl18nMrtEOhN8-97H1MXK7/s1600/Sondaggi+Obama" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhERRQpoE0u2KOj15ONofbPVkOfKz4GJ_w5IG0amcmCsc0MunOkpz_Q1tusCvb2RE_ge6iR_rH3u7qq8xJ3MjUqaVVIhaNlfv2vMhsdAodXQM8GNVXVgQPwUCl18nMrtEOhN8-97H1MXK7/s1600/Sondaggi+Obama" /></a></div>
La strada di Barack Obama verso la rielezione sembra in discesa. E' ancora presto per sbilanciarsi, ma <a href="http://www.quinnipiac.edu/institutes-and-centers/polling-institute/presidential-swing-states-%28fl-oh-and-pa%29/release-detail?ReleaseID=1727" target="_blank">un nuovo sondaggio</a> conferma <b>il vantaggio del presidente in carica sui suoi possibili avversari</b> in tre <i>swing states </i>(stati in bilico tra democratici e repubblicani) decisivi: l'Ohio, la Florida e la Pennsylvania. Nessun candidato ha mai vinto le elezioni dal 1960 a oggi senza portare a casa almeno due di questi tre stati, buona notizia per Obama quindi il fatto che al momento si trovi in vantaggio in tutti e tre.<br />
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In Florida supera Romney 49 a 42% e Santorum 50 a 37%. In Ohio il vantaggio sul miliardario mormone è di 6 punti (47 a 41%), di 7 sull'italo-americano (47 a 40%). <b>Brutte notizie per Santorum </b>arrivano anche dalla sua Pennsylvania: Romney fa infatti meglio di lui ma è comuque dietro a Obama di tre punti: 45 percento a 42.<br />
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Peter A. Brown, assistant director dell'istituto di sondaggi dell'Università di Quinnipiac non ha dubbi: "<b>Obama va alla grande in questi <i>swing states</i></b>. Se le elezioni si tenessero oggi, almeno due li vincerebbe sicuramente. E se la storia recente si ripete, significa che sarebbe rieletto".<br />
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La maggioranza degli elettori di questi tre stati considera gli USA ancora in recessione, ma inizia a vedere la luce in fondo al tunnel, e <b>il barlume di ottimismo favorisce Obama</b>: pensano che la situazione stia migliorando il 57% degli intervistati della Florida, il 58% dell'Ohio, 57% della Pennsylvania. E in tutti e tre gli stati la situazione economica è considerata la cosa più importante (con percentuali attorno al 90%). Se continueranno a guardare al futuro con ottimismo, Obama può dormire sonni tranquilli.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-11956737121518796462012-03-28T07:45:00.003-07:002012-04-11T01:39:50.550-07:00Romney e il "fattore mormone"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvM1dacec7nCdJNmc7CegQ1uky6psmPNtOJsLqT0UHj_uAxbJ1aKoU9AIcyqmyZjNLuNTfxO1_KLy-j_ptTeQ9X2saLBP42OOloAYVTa47_bItHndbAXKYJh_7Bw16ygpt_uF5l97SCVOw/s1600/Romney+mormone" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvM1dacec7nCdJNmc7CegQ1uky6psmPNtOJsLqT0UHj_uAxbJ1aKoU9AIcyqmyZjNLuNTfxO1_KLy-j_ptTeQ9X2saLBP42OOloAYVTa47_bItHndbAXKYJh_7Bw16ygpt_uF5l97SCVOw/s320/Romney+mormone" width="320" /></a></div>
E' passato quasi inosservato, ma per Mitt Romney il problema della sua <b>aderenza alla religione mormone</b> esiste e ha influito sulle primarie. Quello che ancora non si sa è se lo penalizzerà anche nelle elezioni generali che molto probabilmente dovrà affrontare. "Questa nomination sarebbe già chiusa, se non fosse per il fattore mormone", afferma il professore di Scienze politiche John Geer a Bloomberg. In effetti gli exit polls di numerosi stati in cui si sono tenute le primarie confermano la cosa. <b>Romney riceve pochi voti dagli evangelici</b> e da quelli che credono che la visione religiosa di un aspirante presidente sia "molto importante". E questo gli ha causato alcune sconfitte o vittorie meno nette. Impedendogli di fatto di chiudere il discorso "nomination repubblicana".<br />
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<a name='more'></a><br />
Nel Midwest e nel Sud, <b>tra gli evangelici Santorum ha battuto Romney con numeri a due cifre</b>, ancora peggio è andata tra chi pensa che il credo di un potenziale presidente sia "molto importante". Romney è un uomo la cui religiosità è nota, e questo dovrebbe renderlo appetibile per questo gruppo di elettori. Invece no, Santorum ha vinto 52 a 21% in Ohio, 51 a 17% in Tennessee, 47 a 16% in Alabama. E anche in Illinois, dove Romney ha facilmente portato a casa la vittoria, ha perso pesantemente nei confronti di Santorum tra gli elettori che ritengono la sua fede una questione importante. <br />
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L'ostilità nei confronti di Romney e della sua religione spesso viene espressa esplicitamente, un leader evangelico di Dallas, il pastore Robert Jeffress, ha definito il mormonismo un "culto", affermando anche che per questa ragione <b>"Romney non potrà accedere al paradiso"</b>. Nella gara delle sparate ha però vinto Scott Thomas, conservatore cattolico che appoggia Santorum, secondo cui: "l'Anticristo forse non è Obama, ma Romney".<br />
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Ma nelle elezioni generali questa diffidenza nei confronti dei mormoni penalizzerà Romney? Ad avere molti dubbi sull'integrità etica dei mormoni sono principalmente gli evangelici, il cui <b>odio per Obama (diavolo nero socialista) dovrebbe però avere la meglio su tutto</b>, come conferma proprio Jeffress: "Se questa fosse la scelta, mi tapperò il naso e voterò Romney". Non solo gli evangelici, ma anche gli elettori di sinistra - per il loro conservatorismo - e le persone non molto istruite - che li considerano aderenti a un culto un po' bizzarro e un po' inquietante - diffidano fortemente dei mormoni.<br />
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I mormoni crescono rapidamente, ma sono solo il 2% dell'elettorato. Il loro massiccio supporto potrebbe però essere importante in due stati come il Nevada e il Colorado, che hanno caratteristiche particolari: sono in bilico tra democratici e repubblicani e hanno un'alta presenza di mormoni. Un aspetto che però non deve neanche essere sopravvalutato, dal momento che <b>il 75% dei mormoni è repubblicano</b>, e quindi voterebbe per Romney in ogni caso.<br />
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D'altra parte è possibile che molti vadano alle urne solo perché c'è un "loro" candidato alla Casa Bianca. Non solo: come più di 50 anni fa ci fu <b>qualche cattolico repubblicano che votò per Kennedy</b> solo perché cattolico anche lui, è possibile che a questo giro succeda la stessa cosa tra i non molti mormoni democratici.<br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-52305313514502018022012-03-26T02:26:00.000-07:002012-03-26T02:26:07.906-07:00La corsa di Santorum finirà in California (al più tardi)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_wRPMMt7kSH_NdBVLs-Kl7mtvKCxFInZWplIb9_uFfGdHhH50JC3w3eSAxvIVmm02ckpcWTSabGtbqYE7bvyk2EDrwMOYezGzN5MAGumLMEnYXqWxH4vQB0JHwvW-v1dIApWHXnA27Ysx/s1600/Santorum+Wisconsin" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_wRPMMt7kSH_NdBVLs-Kl7mtvKCxFInZWplIb9_uFfGdHhH50JC3w3eSAxvIVmm02ckpcWTSabGtbqYE7bvyk2EDrwMOYezGzN5MAGumLMEnYXqWxH4vQB0JHwvW-v1dIApWHXnA27Ysx/s320/Santorum+Wisconsin" width="320" /></a></div>
Una netta e attesa vittoria in Louisiana <b>non cambierà gli esiti delle primarie</b>: un po' perché a questa tappa elettorale è stata riservata poca attenzione mediatica (gli statunitensi al momento sono presi dalla discussione su Obamacare, le tensioni con l'Iran, il viaggio del presidente in Corea del Sud e altro ancora), un po' perché i delegati che Santorum ha conquistato nello stato del Sud sono troppo pochi per cambiare la situazione. Questione chiusa, dunque? Quasi. Per Santorum resta ancora una via da percorrere, è molto stretta e sembra comunque destinata a scontrarsi contro un muro invalicabile chiamato California.<br />
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Il prossimo mese sarà quello decisivo: degli 8 stati in cui si voterà ad aprile solo in due di questi Santorum ha delle chance (Wisconsin e Pennsylvania), mentre gli altri sei (Rhode Island, Delaware, D.C., New York, Connecticut, Maryland) sono saldamente in mando a Romney, come da tradizione moderata del nord-est. <b>Il mese di aprile può quindi essere fatale per il candidato italo-americano</b>, le cui speranze di continuare la corsa poggiano su una sola possibilità: arginare Romney nel momento a lui più favorevole, per rimanere vivo e guardare avanti. Per riuscirci è indispensabile vincere in Wisconsin il 3 aprile e in Pennsylvania il 24. In questo modo, in entrambe le tornate elettorali Santorum avrà materiale per annunciare di essere ancora in vita, togliendo un po' di spazio al trionfo del moderato mormone. <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/santorum-vincera-in-louisiana-ma.html" target="_blank">In Wisconsin la situazione sembra però essersi ribaltata</a>: se fino a poche settimane fa il social-conservatore di origini italiane sembrava avere in mano la situazione, ora è Romney a essere passato in vantaggio.<br />
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<a name='more'></a>Manca una settimana e ribaltare nuovamente la situazione sembra molto difficile, soprattutto se gli statunitensi continueranno a essere così distratti. Ma mettiamo il caso che Santorum riesca: a questo punto può lasciare perdere tutti gli altri e <b>concentrarsi esclusivamente sul "suo" stato, la Pennsylvania,</b> dov'è cresciuto e di cui è stato rappresentante al Senato. Vincere qui è indispensabile, se non dovesse farcela tanto varrebbe gettare la spugna. I sondaggi al momento lo <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/pa/pennsylvania_republican_presidential_primary-1594.html" target="_blank">danno nettamente in vantaggio</a>, e anche se ci sono segnali di pericolo, probabilmente Santorum riuscirà a spuntarla.<br />
Ed ecco che potendo annoverare due importanti vittorie in mezzo allo <i>strike</i> di Romney, Santorum potrà guardare con un filo di ottimismo al mese di maggio, in cui dopo il doloroso viaggio nel nord-est degli States le primarie si sposteranno in stati più amichevoli, tra cui l'importantissimo Texas. Ma se anche riuscisse a impedire a Romney di raggiungere a maggio la fatidica quota 1.144 delegati, questo sarà probabilmente <b>il canto del cigno del candidato italo-americano</b>, che nei primi giorni di giugno si scontrerà con quello che al momento sembra l'ostacolo decisivo e che porrà a termine la sua comunque gloriosa (per come è riuscito a condurre una campagna che sembrava avere zero chance) marcia: la California. Nel Golden State Santorum ha zero chance di vincere, e vista l'importanza dello stato, gli altri cinque in cui voterà il 5 giugno avranno importanza nulla.<br />
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Qui Romney, al più tardi, sancirà la sua vittoria, per poi fare un bagno di folla nel super-mormone Utah il 26. <b>Ma per Santorum queste primarie rappresentano comunque una vittoria</b>: essere riuscito a mettere così in difficoltà un candidato pieno di risorse, che ha messo in piedi una macchina elettorale travolgente, rappresenta un grande successo. E a 55 anni, la carriera politica del nuovo punto di riferimento dell'ala conservatrice del GOP è ancora lontana dal concludersi.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-84604052227413030362012-03-24T06:08:00.000-07:002012-03-24T06:20:17.408-07:00Santorum vincerà in Louisiana, ma intanto in Wisconsin...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjALkP9KtzRIJ2-UfRqAPHiy0K8akfUvb28pAPBHY5CBfWdKFVA9T5yPc8wIrq6E3fweEy5jDpUxXn4eECceGv7B39eaZ0mwvhLFb9z4rnSwlFcGg01A79sN5Obsuj1H0IzhKjR_dOPoGks/s1600/Santorum+Louisiana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjALkP9KtzRIJ2-UfRqAPHiy0K8akfUvb28pAPBHY5CBfWdKFVA9T5yPc8wIrq6E3fweEy5jDpUxXn4eECceGv7B39eaZ0mwvhLFb9z4rnSwlFcGg01A79sN5Obsuj1H0IzhKjR_dOPoGks/s320/Santorum+Louisiana.jpg" width="320" /></a></div>
Rick Santorum si prepara a una nottata di gloria e a strappare un po' di visibilità a Romney conquistando <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/primarie-in-louisiana-santorum-aumenta.html" target="_blank">una larga vittoria in Louisiana</a>. Ma per l'italo-americano arrivano già <b>le prime brutte notizie.</b> Nella strategia di Santorum la vittoria in Louisiana doveva essere seguita da una conferma in Wisconsin il 3 aprile, per reggere l'urto del 24 aprile, quando si voterà in numerosi stati del nord-est, tutti vicini a Romney tranne la Pennsylvania, di cui Santorum è stato senatore.<br />
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L'obiettivo era quindi mettere assieme due vittorie di fila (Louisiana e Wisconsin) e poi <b>sperare nella Pennsylvania</b>: conquistati questi tre stati si può reggere meglio alle sicure vittorie di Romney negli stati di New York, D.C., Maryland, Connecticut, Rhode Island, Delaware e guardare oltre agli stati in palio a maggio e giugno. Ma una pessima notizia è arrivata e rischia di scombinare tutti i piani: <b>Romney</b> ha ribaltato la situazione rispetto a un mese fa (un'eternità di tempo in ottica elettorale) e <b>ha superato nettamente Santorum in Wisconsin</b>. Con la Pennsylvania ancora in bilico, per Santorum la situazione si complica...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJc2JZoZy0_8Tkk7tLvTjckesRNgd_kEbEUU5dPRlGFnbgwy0-GwO8cBihbbm8txpxnfvRU9p73SCHmwjIYFyqsD7GHg2sH9yco608Jq__T61F_-_9MUeArhLRSi8WYLp_8tcwlIYN4ffd/s1600/Primarie+Wisconsin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJc2JZoZy0_8Tkk7tLvTjckesRNgd_kEbEUU5dPRlGFnbgwy0-GwO8cBihbbm8txpxnfvRU9p73SCHmwjIYFyqsD7GHg2sH9yco608Jq__T61F_-_9MUeArhLRSi8WYLp_8tcwlIYN4ffd/s1600/Primarie+Wisconsin.jpg" /></a></div>
<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-2980808246504645632012-03-24T04:59:00.002-07:002012-03-24T05:01:24.070-07:00Walking Dead: il mondo nel 2014 se Obama sarà rieletto (nel nuovo spot di Santorum)Una via di mezzo tra <i>Walking Dead</i> e <i>Io sono leggenda</i>: il nuovo spot di Santorum è davvero figo, anche se lo scenario che dipinge è davvero comico e ricorda un po' quei manifesti della Dc che avvertivano come in caso di vittoria dei comunisti ci sarebbe stata carestia, russi alle porte ecc. ecc. <b>Da notare assolutamente il morphing subliminale tra Obama e Ahmadinejad</b> al secondo 40.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/DApjHZq9o7M" width="560"></iframe>Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-4713197790038807872012-03-23T08:10:00.000-07:002012-03-24T06:20:36.864-07:00Primarie in Louisiana: Santorum aumenta il vantaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieUQx8eBgd5EbihE70nkQVl6fs3L9U6IHvsRvSt4DL8m7h8cqgYndlDPaGJdhUjjnZ7mtwSEudRcPK6V82V8h1dqYGe2g65JHuLaL42Y1Z30VHGzQwSVdctJKFhOl8deRjo9zBi13qnL7Q/s1600/Santorum+Louisiana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieUQx8eBgd5EbihE70nkQVl6fs3L9U6IHvsRvSt4DL8m7h8cqgYndlDPaGJdhUjjnZ7mtwSEudRcPK6V82V8h1dqYGe2g65JHuLaL42Y1Z30VHGzQwSVdctJKFhOl8deRjo9zBi13qnL7Q/s320/Santorum+Louisiana.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Uno stato tipicamente del Sud come la Louisiana non poteva che premiare Rick Santorum</b>, ma visto che al momento è Romney ad avere su di sé l'attenzione dei mass media - che lo stanno incoronando (prematuramente?) - come sicuro vincitore, ci si aspettava che potesse mettere in atto una bella rimonta sul candidato italo-americano. Per Romney una vittoria in Louisiana avrebbe significato chiudere la partita, e per qualche giorno gli uomini della sua campagna elettorale avevano accarezzato l'idea, vedendo i numeri di Romney crescere lentamente, ma costantemente. Gli ultimi sondaggi però riportano tutti sulla terra: le primarie in Louisiana le vincerà Santorum, il cui vantaggio ha raggiunto i 14 punti.<br />
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<b><i>Clicca "continua a leggere" per vedere gli ultimi sondaggi in Louisiana</i></b><br />
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<b>Sondaggi primarie in Louisiana</b><br />
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<b><br /></b>Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-75236733436543178822012-03-23T07:49:00.002-07:002012-03-23T07:56:41.468-07:00Ron Paul vice di Romney?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVsPKsug8fOmx6Q9XQMe43jpbmP_q5RQCrUe667l64rriV_DLGie0-ZTnpLV_5fCsOFx03Pwhjm3SD6lJVt_dJ3IeS2Iovy7eSBSLOBLignaKQldvGAARzACtW9IgdhXu9aIHn9M30txZo/s1600/Ron+Paul.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVsPKsug8fOmx6Q9XQMe43jpbmP_q5RQCrUe667l64rriV_DLGie0-ZTnpLV_5fCsOFx03Pwhjm3SD6lJVt_dJ3IeS2Iovy7eSBSLOBLignaKQldvGAARzACtW9IgdhXu9aIHn9M30txZo/s1600/Ron+Paul.jpg" /></a></div>
A circa metà della gara per le primarie repubblicane, <b>Ron Paul non è riuscito a vincere in nessuno stato</b>. Poco importa la finta vittoria nelle Virgin Islands agli inizi di marzo, in cui ha battuto Romney per 112 voti a 101, soprattutto perché il favorito alla vittoria finale ha comunque conquistato (per i meccanismi elettorali) sette dei nove delegati palio. La domanda è inevitabile:<b> ma perché Ron Paul continua la corsa solitaria</b> in elezioni che per lui non hanno alcuna possibilità di vittoria? La risposta che arriva dal suo staff è che c'è ancora speranza che il candidato iperlibertario possa emergere come vincitore da una convention aperta, ma la verità che l'obiettivo del candidato 76enne è un altro.<br />
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"Non dichiareremo mai pubblicamente che il nostro obiettivo non è vincere le primarie, ovviamente" - spiega uno dei boss della campagna di Paul, Doug Wead - "Ma ci sono molte ragioni per restare in corsa, una di queste è che noi <b>stiamo cambiando il partito repubblicano</b>". Gli uomini di Ron Paul hanno in mente un obiettivo ancora più importante, anche se improbabile: rendere il <i>texas congressman</i> il candidato vice-presidente in ticket con Romney.<br />
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Uno scenario le cui possibilità poggiano su un paio di fatti: se Romney arriverà alla convention in difficoltà, avrà bisogno di altri delegati, e tra i tre altri candidati, l'unico che potrebbe consegnarglieli è Ron Paul. Santorum e Gingrich non potrebbero mai compiere un gesto che sarebbe visto come un tradimento del loro elettorato e che non avrebbe senso politicamente. Per quanto estremista su alcuni aspetti, soprattutto <b>libertà civili, droghe leggere e politica estera</b> (su cui è più a sinistra dei democratici), invece Paul è visto come naturalmente vicino a Mitt Romney.<br />
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"Se sarà Romney a vincere, deve iniziare a pensare questo: 'Come posso entusiasmare i miei elettori? Come faccio a conquistare gli elettori indipendenti?'", spiega il portavoce di Paul, Jesse Benton. E certamente Mitt Romney in questo modo conquisterebbe <b>l'unico candidato repubblicano che va forte tra i più giovani</b>, con un grande e convinto supporto in rete. Sarebbe una scelta molto rischiosa, che forse attirerebbe un po' di indipendenti, ma rischia di essere troppo indigesta a tantissimi repubblicani doc.<br />
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Ma l'obiettivo resta quello di arrivare alla convention con il massimo dei delegati possibili, per aumentare le sue possibilità contrattuali e avere<b> lo spazio mediatico che gli serve</b> per inserire le sue tematiche nell'agenda del GOP. Gli occhi dello staff di Paul si posano quindi su Texas e California, a cavallo tra maggio e giugno. La speranza è di raggiugere la soglia del 20% in Texas, lo stato che ha rappresentato al congresso, e vincere qualche distretto a lui vicino in California, per conquistare un po' dei 172 delegati in palio.<br />
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Con un pacchetto di delegati significativo, Paul può presentarsi alla convention e sperare che Romney non abbia dalla sua una chiara maggioranza. <b>Per giocarsi le sue chance di vittoria</b>, o per sfruttare il suo potere per contrattare una posizione da vice di Romney.<br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-81298818468487247802012-03-22T08:39:00.005-07:002012-03-22T10:00:44.928-07:00Sondaggi: Obama è in vantaggio su tutti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5WJApkMnt-bcj4Suz3dv_xT6DwgYQF3rNpw_s4LtBCQRAt5oTGD1el6QVBrnFZNtYhL-B3G7srb-jQyuL9Hi54YCJB3By5S-EXRtA5gWJasoPFwULeQeVM3bzdl6Dv5Oaq3IJo-MIMPdy/s1600/Sondaggi+obama.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5WJApkMnt-bcj4Suz3dv_xT6DwgYQF3rNpw_s4LtBCQRAt5oTGD1el6QVBrnFZNtYhL-B3G7srb-jQyuL9Hi54YCJB3By5S-EXRtA5gWJasoPFwULeQeVM3bzdl6Dv5Oaq3IJo-MIMPdy/s320/Sondaggi+obama.jpg" width="225" /></a></div>
Ancora un mese e molto probabilmente <b>Barack Obama conoscerà il suo sfidante</b>, che quasi sicuramente risponderà al nome di Mitt Romney. Nel frattempo la maggior parte dei mass media è impegnata a monitorare il saliscendi del gradimento di Obama, che nel giro di una settimana è sceso da un +2 a un -4 secondo le ultime rilevazioni.<br />
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Ma per Barack Obama e gli uomini della sua campagna elettorale quello che conta davvero non è tanto il gradimento in assoluto del presidente, ma il suo gradimento relativo. <b>Rispetto ai suoi avversari</b>. E su questo fronte per il momento Obama può dormire sonni tranquilli.<br />
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<b><i>Clicca "continua a leggere" per vedere i sondaggi</i></b><br />
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<b>Obama contro Romney</b><br />
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Con la sola eccezione di un sondaggio del 7-10 marzo,<b> Obama è costantemente dato in vantaggio su Mitt Romney</b>, con distacchi che hanno toccato punte poco credibili del 12%, ma che confermano come al momento sia il candidato mormone a rincorrere, in media del 4,5%. Una situazione che comunque potrebbe cambiare durante le elezioni generali, ma - visto il momento difficile attraversato dagli U.S.A. - questi sondaggi sono un'ottima notizia per il presidente in carica. <b><br /></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqeMrQhbfNIoMk8i3M1Lz1fpmDRB3uK7jqv8pWH20VoL1t-CQLZccFIBj0LLdkSOi86Oacu8f_lzlRc-KONhRXrZhZTn79UZez6VHbubxrVpW_8vmgRQ-RIhnPKpW-RRFuYeieU5enWj6W/s1600/Obama+contro+Romney.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqeMrQhbfNIoMk8i3M1Lz1fpmDRB3uK7jqv8pWH20VoL1t-CQLZccFIBj0LLdkSOi86Oacu8f_lzlRc-KONhRXrZhZTn79UZez6VHbubxrVpW_8vmgRQ-RIhnPKpW-RRFuYeieU5enWj6W/s1600/Obama+contro+Romney.jpg" /></a></div>
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<b>Obama contro Santorum</b><br />
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L'ipotesi di una vittoria di Santorum nelle primarie repubblicane diventa sempre più improbabile, anche se l'ultima parola non è ancora detta. Ma anche se l'italo-americano dovesse compiere il miracolo sembra avere <b>davvero poche chance contro Barack Obama</b>. Nel mese di marzo il candidato iper-conservatore non si è mai avvicinato a Obama, neanche nei giorni di massimo "momentum". Secondo gli ultimi sondaggi è dietro di 8 punti, e la media del distacco è ancora più notevole: 8,8%. Il che significa che l'ex senatore della Pennsylvania se la cava poco meglio degli altri due candidati repubblicani, ormai fuori dai giochi: Ron Paul e Newt Gingrich sono dati dietro di dieci punti tondi. <b><br /></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0SxYflzLAzBnUB4WI0CCPxeIQrANjKMFIVNlkXQkW8Ub1endfuaNd6J8S949ehG24utCxecF-LbJwd0SfS0ay8eImdbRZha0XzCgp2QcGneRZX_rJM2SCvxNmGlXfLld4fOgycaam9tB/s1600/Obama+contro+Santorum.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0SxYflzLAzBnUB4WI0CCPxeIQrANjKMFIVNlkXQkW8Ub1endfuaNd6J8S949ehG24utCxecF-LbJwd0SfS0ay8eImdbRZha0XzCgp2QcGneRZX_rJM2SCvxNmGlXfLld4fOgycaam9tB/s1600/Obama+contro+Santorum.jpg" /></a></div>
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<br class="Apple-interchange-newline" />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-74081902805071802582012-03-22T07:53:00.002-07:002012-03-22T07:53:24.784-07:00Romney si prepara a vincere le primarie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTX1IoZdLvutmeuc1hile16mp8LYqboIaw1cuuY-DlBo6OkR-auTnSdlhUO8wL8XuapcedUIHI8bzuXdbwxRO9IRenPj0F4a9D2NSvWGPg7dLUq9ukDgU3SaCkyIeTxylcNczrxDFrYmgV/s1600/romney+primarie+usa2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTX1IoZdLvutmeuc1hile16mp8LYqboIaw1cuuY-DlBo6OkR-auTnSdlhUO8wL8XuapcedUIHI8bzuXdbwxRO9IRenPj0F4a9D2NSvWGPg7dLUq9ukDgU3SaCkyIeTxylcNczrxDFrYmgV/s320/romney+primarie+usa2012.jpg" width="320" /></a></div>
Dopo aver dimostrato ancora una volta la sua capacità di resistenza e la sua determinazione, Mitt <b>Romney si prepara a chiudere il discorso</b> primarie e a portare a casa la nomination repubblicana. La vittoria di martedì in Illinois era ampiamente prevista e non c'era motivo di credere che Santorum potesse recuperarlo, ma la terza vittoria consecutiva in un mega-stato del Midwest - e con oltre dieci punti di vantaggio - mette una seria ipoteca sulle primarie del GOP. E anche se Santorum vincerà, come molto probabile, in Louisiana, le cose difficilmente cambieranno (anche perché nello stato del sud i delegati sono distribuiti proporzionalmente).<br />
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La partita si chiuderà quindi ad aprile? Facile che accada, <b>soprattutto se Santorum dovesse perdere anche in Pennsylvania</b>, stato che ha rappresentato al Senato, e in Wisconsin. Dovesse perdere entrambi, sarebbe difficile per lui spiegare la scelta di restare in corsa. Ma se anche portasse a casa il Wisconsin, non potrebbe cambiare le sorti della corsa. Diverso lo scenario se Santorum vincesse entrambi gli stati, e per il momento i sondaggi sono dalla sua parte.<br />
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I boss del partito sperano solo che la guerra fratricida interna al partito termini il prima possibile e tutti gli occhi sono puntati sulla Pennsylvania: "Se Santorum perde nel suo stato, come può pensare di andare avanti? La traiettoria procede lentamente, ma dritta, verso la nomination di Romney", le parole di Peter Roskan, esponente repubblicano della camera,<b> tradiscono l'ansia di chiudere in fretta queste primarie</b>. Mitt Romney è sulla buona strada per vincere la gara, ma il candidato italo-americano, sondaggi alla mano, ha ancora le sue chance da giocarsi.<br />
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"Ci riprenderemo dalla sconfitta in Illinois vincendo in Louisiana, poi cambieremo la traiettoria della corsa andando a vincere in Wisconsin il 3 aprile", ha detto John Brabender, <i>chief strategist</i> di Santorum.<br />
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"Passerò in Louisiana il resto della settimana, poi andrò dritto in Pennsylvania per fare il pieno di delegati, colmare il gap e <b>andare dritto alla vittoria", ha detto Santorum</b>. Non sono proprio le parole di uno che si prepara a fare le valigie. Ma il vero di problema dell'ex senatore non è tanto la sua capacità di conquistare ancora stati importanti, quanto il distacco di trecento delegati precisi che lo separano da Romney. L'obiettivo a questo punto diventa impedire a Romney di conquistare i 1.144 delegati (ora è a 563) che servono per ottenere la nomination, e poi sconfiggerlo in una convention aperta (in cui nessuno arriva con già in tasca la maggioranza dei voti).<br />
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Il governatore del Mississippi Haley Barbour non crede in questo scenario: "Qualcuno metterà insieme una striscia vincente, e anche se non raggiungerà la maggioranza dei delegati, <b>alla convention il partito si riunirà attorno a lui</b>". Una descrizione di questo tipo calza di più su Romney, da sempre il candidato preferito dall'establishment repubblicano.<br />
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E dallo staff del miliardario mormone infatti danno prova di sicurezza: "<b>Mitt Romney è il candidato sicuro</b>. La sua leadership nella conta dei delegati non può essere messa in discussione, siamo sicuri al 100% che andrà a Tampa (dove si svolge la convention <i>ndr</i>) per prendersi la nomination". Una certezza che si riflette nei discorsi di Romney, che ormai non puntato più ad attaccare i suoi rivali e si sono concentrati su Obama.<br />
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Anche perché Santorum si sta facendo del male da solo: fino a pochi giorni fa era Mitt Romney a collezionare gaffe, ma ora che il miliardario sembra aver imparato la lezione, è Santorum a prendere il suo posto. Durante l'inesplicabile viaggio a Porto Rico (stato poco importante e comunque già in mano a Romney) se ne è uscito con la peggiore frase immaginabile: "<b>Non mi interessa quale sarà il tasso di disoccupazione</b>, non mi importa. La mia campagna non si basa sulla crescita o decrescita di questi numeri".<br />
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Un'affermazione che voleva sottolineare come Santorum si occupi di tematiche più radicali se non ideologiche, ma un commento di questo genere seguito dalla sconfitta in uno stato industriale come l'Illinois non gli hanno fatto fare una bella figura. Discorsi del genere possono gasare alcuni elettori e fargli vincere in stati profondamente repubblicani, ma <b>non serviranno mai a vincere delle primarie</b>.<br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-48471138472431859312012-03-21T05:13:00.000-07:002012-03-21T05:13:50.147-07:00Primarie in Illinois: Romney vince, ma ancora non basta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguugJj4H6P_46ovU7aeLZsdbVmNhX8vulb7zR-vnudykXEZYiT_DJ1AmUd6rCzUOLVmQo4xbuTxwUryKPa7FEI0UlEJoVtTHTTMd86kyEWASGt4ikBv83xn-jvosrQyfTjMz33-AJS_1LQ/s1600/romney1-large.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguugJj4H6P_46ovU7aeLZsdbVmNhX8vulb7zR-vnudykXEZYiT_DJ1AmUd6rCzUOLVmQo4xbuTxwUryKPa7FEI0UlEJoVtTHTTMd86kyEWASGt4ikBv83xn-jvosrQyfTjMz33-AJS_1LQ/s320/romney1-large.jpg" width="320" /></a></div>
Mitt Romney supera abbondantemente Rick Santorum (46,7% a 35) in uno stato amichevole come l'Illinois. <b>Tutto secondo le previsioni</b>. Ma poco cambia in termini di matematica dei delegati, visto che Mitt Romney è appena sopra il 50% dei totali delegati che gli servono per potere reclamare la nomination alle presidenziali, e molti degli stati in cui la contesa sta per spostarsi (per prima la Louisiana il 24 marzo) gli sono tutto tranne che favorevoli.<br />
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<a name='more'></a>La sua vittoria <b>non gli è valsa il colpo del k.o</b>., anche perché Rick Santorum non ha nessuna intenzione di cedere e aspetta di prendersi la sua rivincita nello stato del Sud. Ciò non toglie che la vittoria netta di ieri abbia consentito al miliardario mormone di godersi la vittoria e iniziare a parlare, nel discorso al termine degli scrutini, più in un'ottica da elezioni generali piuttosto che concentrandosi sul colpire gli avversari.<br />
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Il messaggio è chiaro: non si parla apertamente della matematica dei delegati che lascia poche chance agli avversari, ma si trasmette <b>l'inevitabilità della vittoria di Romney</b> guardando già oltre e iniziando a colpire direttamente Obama. Ma la gara è ancora lontana dall'essere chiusa, soprattutto visto che la base del GOP continua a votare contro Romney.<br />
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Santorum ha messo a segno una prestazione buona, ma che cambia poco in ottica generale e che contribuisce a rafforzare l'impressione che, anche con tutto il "momentum" di questo mondo, Romney è nettamente il più forte quando il discorso si sposta dalle <i>social issues</i> all'economia. Ma Santorum ha l'occasione di rimettersi subito in piedi, e parlare di "colpo decisivo", come fanno molti commentatori, da parte di Romney è poco convincente: <b>il candidato italo-americano si prepara a vincere il 24 in Louisiana</b> e molto probabilmente (ma gli ultimi sondaggi risalgono a febbraio) in Wisconsin il 3 aprile.<br />
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Solo quando il 24 aprile si voterà anche in Delaware, New York e Pennsylvania Romney uscirà da un tunnel lungo un mese e potrà davvero <b>stendere una volta per tutte al tappeto il suo avversario</b>, soprattutto se dovesse battere Santorum nello stato di cui l'italo-americano è stato rappresentante al Senato: la Pennsylvania.<br />
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E dopo? Dopo si andrà a votare in Texas e California (fine maggio e inizio giugno): nel primo stato vincerà Romney, nel secondo Santorum. Se Santorum sopravvive al 24 aprile ha una chance per riaprire ancora una volta la gara, ma attenzione: in Texas i delegati sono distribuiti proporzionalmente, in California chi vince li conquista tutti. A quel punto <b>la "matematica dei delegati" non lascerà più scampo a Santorum</b>.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-40934630445277820582012-03-20T11:49:00.002-07:002012-03-20T11:50:23.096-07:00Romney vincerà le primarie in Illinois, ma in Lousiana...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7cAWkTCPZLH0D683JP5lm6-kmK-5p3jDGWzndaHsX44JzdO_8iQwZypOfx0eFWOn9LauUEViK9D8RDM6YQzxLt6A4RmN53tnNcqnYLzQOhaP_Z6Rog7KbIIk3UWe7T0KDwPuoj2MqdjJ/s1600/mitt-romney-illinois.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7cAWkTCPZLH0D683JP5lm6-kmK-5p3jDGWzndaHsX44JzdO_8iQwZypOfx0eFWOn9LauUEViK9D8RDM6YQzxLt6A4RmN53tnNcqnYLzQOhaP_Z6Rog7KbIIk3UWe7T0KDwPuoj2MqdjJ/s320/mitt-romney-illinois.jpg" width="320" /></a></div>
Per Romney si prospetta <b>una notte di gloria</b>. Lo stato del centro nord dell'Illinois non è mai stato in discussione, e fino a poche settimane fa si pensava che proprio qui Mitt Romney avrebbe potuto mettere il segno il colpo del k.o. per chiudere le primarie repubblicane. Il tentativo di risalita di Santorum, e <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/il-gruppo-quasi-segreto-che-appoggia.html" target="_blank">gli importanti agganci</a> che si è creato, non sono bastati. E anzi, l'ex governatore del Massachusetts si avvia verso una facile vittoria. Nell'ultima settimana il suo distacco sul principale avversario è andato nettamente aumentando, merito di una campagna basata sul tema del lavoro (che Romney ha in mano), che gli ha permesso di crescere di ben otto punti in cinque giorni, mentre Santorum non riusciva a tenere il passo, rimanendo bloccato attorno al 30%.<br />
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<b><i>Clicca "continua a leggere" per vedere i sondaggi di Illinois e Lousiana</i></b><br />
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<b>Illinois</b><br />
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Ma per Romney non arrivano solo buone notizie, anzi. Il 24 si voterà di nuovo, e in uno stato altrettanto importante: la Louisiana. Il viaggio diretto a Sud si prevede, come sempre, molto ostico per il moderato miliardario mormone, che negli ultimi dieci giorni è cresciuto di soli 3 punti, mentre il candidato italo-americano prendeva il largo e <b>al momento è attestato attorno al 37%</b>. Il che significa una cosa soprattutto: il momento di gloria di Romney durerà un battito di ciglia, dopodiché ricomincerà la lotta infinita con Santorum, ancora una volta. Una lotta che potrà farsi ancora più dura nel momento in cui Newt Gingrich deciderà di gettare la spugna, cedendo di fatto i suoi elettori a un rafforzato Rick Santorum.<br />
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<b>Louisiana</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOLWymA01flv1Bif5llSBzIyYOkuefwK-lvFa3PKjOvVoeiUO1VwiQdbzXGRKf32Zqz4cF1Kc9B-aIwztvPLaGtZ-ba_YwfqUQ3i6oUyN0uXeoUUvq_bQc1qfTZNR8NMWXY4tYBMflFfZK/s1600/Louisiana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOLWymA01flv1Bif5llSBzIyYOkuefwK-lvFa3PKjOvVoeiUO1VwiQdbzXGRKf32Zqz4cF1Kc9B-aIwztvPLaGtZ-ba_YwfqUQ3i6oUyN0uXeoUUvq_bQc1qfTZNR8NMWXY4tYBMflFfZK/s1600/Louisiana.jpg" /></a></div>
<b><br /></b>Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-58132911998719934722012-03-17T12:30:00.000-07:002012-03-17T12:30:11.834-07:00La storia d'amore di RomneyMoglie commossa, foto ispirate, baci ai bambini, la struggente storia di un americano di successo (non proprio un <i>self made man</i> visto la famiglia da cui proviene, ma insomma...). Questo spot di Mitt Romney è un <b>condensato di americanità</b>, quel tipo di americanità che in Europa fa un po' ridere e un po' piangere.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/cRqW0VodVAU" width="560"></iframe>Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-67474651192224300672012-03-17T11:18:00.000-07:002012-03-17T11:18:27.174-07:00Il gruppo (quasi) segreto che appoggia Santorum<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXhodriq0LzCsgE0ygsb-ZRqg4CZWIfNmShZDJjpworEHLPJ2Y8wiPNw5UAsEm4_XCYsGk_N4cCQ_JjLVdiA-VzbZ4p9FCuccFsDEBBKknL2V1xk0kAiDZL8wiGfBTgdNxVK8X7AuQCPeb/s1600/council_national_policy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXhodriq0LzCsgE0ygsb-ZRqg4CZWIfNmShZDJjpworEHLPJ2Y8wiPNw5UAsEm4_XCYsGk_N4cCQ_JjLVdiA-VzbZ4p9FCuccFsDEBBKknL2V1xk0kAiDZL8wiGfBTgdNxVK8X7AuQCPeb/s200/council_national_policy.jpg" width="195" /></a></div>
L'Illinois, in cui si vota il 20 marzo, andrà sicuramente a Mitt Romney, ma in Louisiana (24 marzo) Rick Santorum ha un netto vantaggio sui suoi avversari e potrebbe subito parare il colpo. Ma per riuscirci è importante che il distacco su Romney e Gingrich cresca, visto che nello stato del Sud i delegati vengono distribuiti proporzionalmente, e una prestazione da secondo posto attorno al 20% di Romney consentirebbe al mormone di proseguire tranquillamente la sua strategia del <a href="http://usa2012news.blogspot.it/2012/03/romney-vincera-anche-continuando.html" target="_blank">"vincere perdendo"</a>. <b>Santorum deve mettere a segno una vittoria netta</b>, ma per riuscirci ha bisogno di soldi.<br />
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Il candidato italo-americano non può continuare a lottare contro Romney sfruttando il solo momentum: per questo motivo ha stretto contatti con <b>un riservato gruppo di miliardari conservatori</b> che fanno capo al <i>Council for National Policy</i> i cui membri, secondo Politico.com, hanno già avuto una parte importante nel successo della campagna elettorale di W. Bush nel 2000 e nel boicottaggio delle chance di vincere le primarie del 2008 di Giuliani e dello stesso Romney. Lo scorso week end questo gruppo, organizzando un incontro a Houston, è riuscito a raccogliere 1,8 milioni di dollari per la campagna di Santorum e per il suo superPAC, oltre a mobilitare il loro network di conoscenze in aiuto dell'ex senatore della Pennsylvania.<br />
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Un aiuto che però arriva un po' tardi e che potrebbe non essere sufficiente per affrontare stati come California e New Jersey, in cui probabilmente la contesa di deciderà. "Speriamo che quanto avvenuto a Houston si possa ripetere, che si tengano molti eventi in cui<b> leader del movimento conservatore si convincono ad aiutare Santorum</b>", spiega Richard Viguerie, fundraiser di alto profilo del candidato. "Santorum ha bisogno di soldi e ha bisogno che il movimento conservatore esca dalle retrovie e si impegni a fondo. Se queste due cose accadono, avremo la nomination".<br />
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Ma cos'è il CNP? Fondato nel 1981, il gruppo si incontra in gran segreto tre volte all'anno, e anche se dice di essere un gruppo "non-partisan", una fondazione focalizzata sui temi sociali, che non fa lavoro da lobby, la verità è che i suoi membri hanno avuto<b> ruoli chiave in diverse campagne elettorali</b>. Basta quindi con le piccole donazioni che finora sono state il fulcro del fundraising di Santorum: è il momento di fare un passo avanti, anche se questo significa legarsi al <i>Council for National Policy, </i>per avere alle spalle un organizzazione e una disponibilità economica che possano almeno avvicinarsi a quella che è in grado di mettere in piedi Romney. Insomma, per Santorum è il momento di fare sul serio.<br />
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<br />Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3922549220678476152.post-37878397693848552352012-03-16T08:22:00.000-07:002012-03-16T08:22:07.390-07:00Romney vincerà, anche continuando a perdere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnsWBYD5GFFIK4mxq8ep0PQDFLnd_vSfPuOScEDy4MkgaBdOjcbWMmkeHwlaWNc2QN3-RXP5-SB-yILP2ESLEeyzHjMHPP9Buu3ugTzim0s8iqNhqzOWVMxczPebHT9DFIZcaO4SWySOI6/s1600/111213_mitt_romney_605_ap.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnsWBYD5GFFIK4mxq8ep0PQDFLnd_vSfPuOScEDy4MkgaBdOjcbWMmkeHwlaWNc2QN3-RXP5-SB-yILP2ESLEeyzHjMHPP9Buu3ugTzim0s8iqNhqzOWVMxczPebHT9DFIZcaO4SWySOI6/s400/111213_mitt_romney_605_ap.jpg" width="400" /></a></div>
Lo staff di Mitt Romney è sicuro: sarà lui ad aggiudicarsi le primarie repubblicane. Una certezza che il terzo posto in cui il miliardario mormone è stato relegato in due importanti stati del Sud non ha minimanente scalfito. Non conta se Rick Santorum continua a ripetere che le sconfitte in Alabama e Mississippi dimostrano che Romney non è l'uomo giusto, o se Newt Gingrich non vuole mollare la corsa, quello che davvero importa è <b>la conta dei delegati</b>, che continua a essere favorevole a Romney.<br />
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Santorum avrà anche vinto, e si sta godendo il suo momentum, ma il suo trionfo è stato più d'immagine che di sostanza, visto che molti dei delegati in palio erano distribuiti con il metodo proporzionale, e questo ha dato modo a Romney di continuare a racimolarne e avvicinarsi un po' di più alla meta: 1.144. E così riuscire a <b>vincere anche perdendo</b>, continuando ad accumulare delegati che alla fine mostreranno una sola verità: ne ha più lui dei suoi avversari.<br />
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Rich Beeson, uno dei consiglieri di Romney, la spiega così: "Nonostante le sue vittorie, il vero fatto è che le <b>chance di Santorum di vincere le primarie non sono aumentate</b>. I risultati di martedì hanno allargato il divario tra i delegati in mano a Romney e quelli in mano agli altri. I suoi avversari si stanno semplicemente avvicinando al giorno della loro matematica eliminazione".<br />
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Alcune perplessità però rimangono: vincere in questo modo - soprattutto in una politica elettorale come quella americana, molto basata sull'emotività - rischia di <b>compromettere lo scontro con Obama</b>, mostrando un Romney incapace di coalizzare i repubblicani attorno a sé e vincente, sempre che alla fine riuscirà, per esclusione, non per convinzione. Non il massimo per affrontare un presidente il cui gradimento sta cominciando a risalire.<br />
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Ma sono questioni che non preoccupano Romney, che intervistato da Fox News dice: "Magari i 'molto conservatori' non sono dalla mia parte adesso, ma <b>lo saranno quando dovrò affrontare Barack Obama</b>". Un ragionamento che ci sta, nell'ottica iper-razionale di Romney, ma che non tiene conto dell'importanza di suscitare entusiasmo attorno alla propria figura. Punto di forza di Obama e punto debole del mormone.Andrea Signorellihttp://www.blogger.com/profile/00098512056198248124noreply@blogger.com0