giovedì 5 aprile 2012

Santorum non si arrende e punta tutto sulla Pennsylvania

E' il "suo" stato. Quello in cui è cresciuto e che ha rappresentato come senatore dal 1995 dal 2007, prima di perdere per 18 punti percentuali nei confronti del suo avversario durante la corsa per il terzo mandato. Ma anche se l'ultima volta che gli elettori si sono espressi su di lui lo hanno bastonato, Santorum ha deciso di puntare tutto sulla Pennsylvania, e mentre in Wisconsin si recavano alle urne, lui si trovava già qui per cominciare quello che potrebbe essere il suo ultimo sforzo elettorale. Dei tanti stati in cui si vota il 24 aprile, solo in Pennsylvania Santorum ha qualche chance di vittoria, in una miriade di stati come New York, Connecticut, Rhode Island in cui Romney porterà a casa altre nettissime vittorie che lo avvicineranno ancora di più alla nomination repubblicana.


Vincere in Pennsylvania per sopravvivere all'orribile mese di aprile e spostare ancora un po' più in là la data fatidica. Al momento nello stato del nord-est degli States il candidato italo-americano è dato ancora sei punti in vantaggio su Romney. Se dovesse riuscire a portare a casa una vittoria qui, allora la sua corsa potrà proseguire e puntare diritta al 29 maggio, quando si voterà in Texas.

Santorum infatti non ha nessuna intenzione di abbandonare le primarie, come spiega non troppo convinto il suo portavoce Hogan Gidley: "Possiamo sopravvivere, ma sarà dura. Pennsylvania e Texas saranno le spie che ci diranno se possiamo continuare la gara, dobbiamo vincere almeno in uno dei due stati, o in entrambi. E Mitt Romney deve fare la stessa cosa per aggiudicarsi la vittoria".

E' il tentativo estremo, e che al 99% sarà comunque inutile. Anche perché è stato lo stesso Obama a decretare la vittoria di Romney nel momento in cui sono andati in onda i primi spot in cui il presidente si rivolge direttamente a quello che sarà sicuramente il suo avversario nelle elezioni presidenziali. Ma prima di arrendersi Santorum vuole sparare tutti i suoi colpi: contro Romney, contro i vertici del suo partito e anche contro il buonsenso.

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