mercoledì 18 gennaio 2012

La guerra dei social-conservatori: Sarah Palin appoggia Newt Gingrigh

Non è un endorsement ufficiale, ma Sarah Palin ha dichiarato il suo appoggio al candidato social-conservatore Newt Gingrich: "Se potessi votare in South Carolina, voterei per lui". Una dichiarazione importante che rende ancora più forte l'immagine di Gingrich come unico possibile anti-Romney. Immagine che lo stesso candidato vuole rafforzare: "A questo punto, ogni voto per Santorum o Perry è un voto che aiuta Mitt Romney a consolidarsi come candidato alle presidenziali. L'unico motivo per cui è ancora in testa, è che il campo social-conservatore è diviso", ha dichiarato Gingrich. Ma è difficile che i due contendenti si ritirino, almeno non prima delle imminenti elezioni primarie in South Carolina, dove si vota sabato.


Il concetto è semplice, per avere qualche chance di battere Romney i social-conservatori devono passare il prima possibile da tre a uno. Ma su chi debba essere questo uno, Santorum non è ovviamente d'accordo: "Non credo che un candidato che è arrivato dietro di me in due elezioni primarie possa dirmi di tirarmi indietro". Una posizione che però potrebbe cambiare dopo il voto in South Carolina, dove Gingrich è nettamente in vantaggio su Santorum. E che, per il bene degli anti-Romney, deve assolutamente cambiare nel caso di Perry, la cui candidatura è ormai inevitabilmente compromessa. Anche se il candidato texano cerca di giocarsi le sue ultime carte invocando l'aiuto del Tea Party: "Loro sanno che non si può cambiare Washington candidando uomini di Washington. L'unico outsider che può farlo sono io". A seguire, il colpo basso a Santorum: "E' un buon padre, e un buon cattolico. Ma non è sempre stato un buon conservatore". Sottolineando soprattutto la diversità di Santorum, candidato che piace agli evangelici, ma che rimane un candidato cattolico. Un punto debole in ogni elezione americana, e un punto debole che colpisce anche Newt Gingrich, soprattutto in uno stato come il South Carolina, dove il cattolicesimo è visto con scetticismo (e il mormonismo come un culto...).


E' evidente che tutti e tre i candidati anti-Romney proseguiranno la loro corsa almeno fino al South Carolina, ma per loro ormai il tempo sta scadendo: ogni giorno in più in cui il loro campo è così diviso, è un giorno in più in cui Romney appare agli elettori del GOP come unica vera alternativa a Obama.  Al momento, e in seguito anche alla ottima prestazione nel dibattito di lunedì (dove si è guadagnato anche una standing ovation dal pubblico), si sono rafforzate le chances di Gingrich. Ma un altro dibattito si terrà giovedì. E non si può escludere che sia un candidato diverso a godere del "momentum" appena primo del voto.








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