mercoledì 4 gennaio 2012

Se è tutta una questione di tempismo

Rick Santorum
In origine fu Sarah Palin, ma sappiamo tutti com'è finita. Poi è stato il momento, in ordine sparso, di Herman Cain, Michelle Bachmann, Rick Perry. Uno dopo l'altro, si sono tutti sentiti per qualche giorno, al massimo qualche settimana, i principali competitor del candidato repubblicano in pectore Mitt Romney. A cui vanno aggiunti i due avversari più credibili: Newt Gingrich (che molti danno già per finito, ma è ancora in testa ai sondaggi nazionali) e Ron Paul.

E come è capitato a tutti loro, doveva prima o poi capitare anche a Rick Santorum. La differenza sta nel "poi". Il momento di Santorum è infatti capitato proprio nel momento in cui le votazioni per le primarie sono cominciate, e non solo: il testa a testa ottenuto nei caucuses dell'Iowa contro Romney lo vede infatti uscire come il vero vincitore.



Qual è la differenza con quanti finora si sono sentiti per qualche tempo investiti dal ruolo di principale competitor di Romney? Che il pareggio/vittoria dell'Iowa garantisce a Santorum almeno una settimana di titoli sui giornali e televisioni, fornendogli (adesso che la partita è davvero iniziata) una visibilità che gli altri non hanno mai avuto, se non per motivi quasi folkloristici. Sta qui l'importanza dei caucuses dell'Iowa, che per tutto il resto non conta nulla: posizionarsi bene permette al candidato di mostrarsi come realmente competitivo.

Adesso le incognite per il cattolico che piace agli evangelisti per le sue posizioni radicali sono due: i soldi e il passato. Santorum non ha decisamente i mezzi per stare dietro al miliardario Romney, e deve sperare che la visibilità raggiunta gli permetta di attirare quanti più possibili sponsor. Per rimanere in cima alle notizie durante la settimana che viene, però, può approfittare dei due dibattiti TV previsti.
La seconda incognita è il passato: nel 2008 Huckabee (che condivide buona parte dei supporter con Santorum) vinse in Iowa solo per poi essere nettamente ridimensionato la settimana successiva nel New Hampshire e iniziare a dire addio ai sogni di gloria (nonostante l'appoggio di Chuck Norris!). Le cose potrebbero non essere molto diverse per Santorum, stando a un sondaggio dell'Università di Suffolk.

Per il futuro, il suo unico alleato sarà la totale mediocrità di tutti i suoi avversari. Fatta eccezione per il solo Romney.

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